Zio Enzo e gabriella

Zio Enzo: il pilastro che ha guidato la nostra famiglia verso un nuovo inizio

Lo zio Enzo, fratello maggiore di mio padre, nacque nel 1911, vent’anni prima del mio babbo, classe 1931. La sua presenza nella nostra famiglia è stata determinante, soprattutto in momenti di grande difficoltà. Sposato con la zia Norma, insieme hanno avuto una figlia, Gabriella, nata nel 1945.

Nel 1966, Firenze fu colpita da una devastante alluvione che causò la perdita di 35 vite umane e colpì quasi 20.000 famiglie, lasciando altre 4.000 senza casa.  La città rimase completamente isolata, con l’interruzione dei servizi telefonici ed elettrici, e la chiusura delle autostrade e delle ferrovie. In questo contesto drammatico, la nostra famiglia si trovò a dover affrontare sfide immense.

Mio padre lavorava in un’azienda produttrice di concimi, che fu acquisita dalla famosa Montecatini, una storica azienda chimica italiana fondata nel 1888 a Firenze.  Lo zio Enzo, impiegato nella filiale di Milano della Montecatini, comprese le difficoltà che stavamo attraversando e ci offrì una via d’uscita. Fu grazie al suo intervento che, nel 1967, un anno esatto dopo la tragica alluvione, decidemmo di trasferirci a Milano, cercando un nuovo inizio lontano dalle devastazioni subite.

Gabriella, mia cugina, ha avuto un ruolo fondamentale nel rendere più dolce il nostro trasferimento. Ricordo con affetto come, appena arrivati a Milano, mi coinvolgesse nelle sue attività: mi portava a sciare, mi presentava ai suoi amici e mi faceva sentire parte integrante della sua cerchia. Per molto tempo, l’ho considerata come una sorella maggiore, una guida preziosa in un ambiente per me completamente nuovo.

Lo zio Enzo, dopo una lunga e rispettabile carriera, decise di ritirarsi dal lavoro negli anni ’70. Il richiamo delle radici fu troppo forte, e così, insieme alla sua famiglia, fece ritorno a Firenze, la città che, nonostante tutto, continuava a chiamarli a sé.

Anni dopo, parlando con Gabriella del mio progetto di creare un piccolo sito dedicato ai ricordi della nostra famiglia, lei mi consegnò alcune fotografie. Quelle immagini, testimonianze tangibili del nostro passato, mi permettono di far rivivere momenti preziosi e di onorare la memoria di persone come lo zio Enzo, il cui coraggio e determinazione hanno tracciato il percorso della nostra famiglia.